Per “funerale religioso” si intende il rito funebre realizzato secondo le tradizioni religiose di appartenenza. Ne deriva che il funerale religioso è di gran lunga quello maggiormente celebrato nel nostro Paese, dove la maggior parte dei riti segue le linee guida della tradizione cattolica, in alternativa alla possibilità di organizzare altri funerali religiosi, o un funerale laico. Ma con quali caratteristiche?
Il rito cattolico
Per quanto concerne il rito cattolico, il funerale viene tradizionalmente suddiviso in tre parti principali: nella prima, di contemplazione, il corpo del defunto viene esposto nella bara, e amici e parenti parteciperanno alla veglia funebre, con partecipazione e caratteristiche non codificate; nella seconda, avrà luogo la cerimonia funebre, officiata dal sacerdote mediante una messa esequiale, durante la quale la bara verrà aspersa con acqua benedetta e incensata; nella terza vi è il pio officio della sepoltura, che segue il funerale e si svolge in appositi locali dove il corpo della persona deceduta viene sepolto o cremato.
Abbiamo parlato di cosa accade in un funerale cattolico qua.
Il rito islamico
Il rito islamico, così come avviene in molte altre religioni, inizia ancor prima della morte della persona cara. Quando infatti ci si rende conto che una persona sta per morire, si suole generalmente avvisare i membri della famiglia e gli amici più intimi, in maniera tale che si possa infondere l’opportuno supporto morale in questo delicato passaggio.
Una volta avvenuto il decesso, il corpo sarà lavato secondo il rituale prescritto, per poi essere posizionato su un supporto, con la testa e la parte superiore del corpo leggermente sollevata. La pulizia del corpo è effettuata con particolare attenzione, avendo cura di procedere dalla testa verso la parte superiore destra, per poi passare a quella superiore sinistra, e successivamente al lato inferiore destro e quello inferiore sinistro. Il lavaggio viene effettuato un numero dispari di volte, e nell’ultima occasione si aggiungerà canfora o qualche altro profumo. Il corpo sarà poi profumato con incenso e avvolto in un sudario bianco di stoffa.
Quando la salma è pronta, inizia la preghiera collettiva attraverso la quale si domanda perdono per i peccati commessi dal defunto, e si domanda ad Allah di avere misericordia di lui. Dopo la preghiera funebre, il defunto viene trasportato al cimitero musulmano, con posizionamento sottoterra, su un fianco, con la testa orientata verso la Città Santa della Mecca.
Il periodo di lutto per i familiari è di tre giorni, e viene rispettato con grande devozione. Una vedova rimane invece in lutto per 4 mesi e 10 giorni: durante tale periodo non le è consentito risposarsi, uscire da casa, indossare vestiti o gioielli decorativi.
Il rito induista
Per gli induisti il funerale si suddivide in quattro fasi principali. La prima fase si svolge quando la persona è in realtà ancora in vita, ma sul letto di morte: si espone il suo corpo verso Est e si accende una lanterna accanto a esso. Vengono inoltre recitati alcuni sacri versi. Nella seconda fase, precedente la cremazione (che per gli induisti rappresenta il processo più comune) si suole preparare il corpo del defunto, successivamente posto su un supporto e avvolto da un telo di diversi colori. Nella terza fase ha luogo la cremazione, mentre nella quarta fase, che ha generalmente una durata pari a dieci giorni successivamente all’atto di cremazione, si cerca di aiutare il passaggio dell’anima mediante una serie di riti in onore degli antenati.