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Che cosa è la sepoltura in mare

Procedura che è finalizzata a liberare i resti umani del defunto in alto mare, di norma da una nave o da altra imbarcazione.

Pur rappresentando una locuzione impropria, quanto genericamente definita “sepoltura in mare” indica una procedura che è finalizzata a liberare i resti umani del defunto in alto mare, di norma da una nave o da altra imbarcazione.

In realtà – come anticipavamo nelle righe che precedono – non si tratta di una vera e propria “sepoltura”, bensì di una escussione in mare del corpo del defunto, opportunamente appesantito in maniera tale che possa esserne assicurato l’affondamento.

 

Una pratica in corso di diffusione

Generalmente legato a tradizioni “marittime”, con prevalenza di fruizione da parte degli appartenenti ai corpi militari, in realtà la sepoltura in mare può essere richiesta anche da cittadini privati in molte nazioni che hanno disciplinato la fattispecie.

La crescente diffusione delle richieste di una simile escussione, in merito, stanno conducendo molte nazioni a conformare il proprio ordinamento normativo per poter disciplinare in maniera più regolata una pratica molto comune nella marineria e in alcune popolazioni fortemente legate al mare. E, di conseguenza, sempre più agenzie stanno cercando di pianificare e di poter predisporre questa particolare forma di servizio funebre al proprio interno.

 

Le sepolture militari

Come abbiamo anticipato qualche riga fa, la sepoltura in mare è una pratica molto più diffusa tra le sepolture militari e, probabilmente, ne avrete visto qualche scorcio in documentari o film in cui i defunti della Marina statunitense vengono accompagnati nel loro ultimo viaggio con escussione del corpo in alto mare.

Anche se pure in questo contesto le divergenze e le specificità non mancano, e anche se nel corso del tempo la sepoltura militare in mare si è “evoluta” modificando i propri originari canoni, si tratta pur sempre di una cerimonia solenne, che si svolge su navi – appunto – militari, con presenza riservata al personale della Marina (militari, personale civile, pensionati e veterani della Marina, familiari).

In linea di massima, la cerimonia della sepoltura militare in mare è strutturata in maniera piuttosto rigida. La nave verrà fermata nel luogo di escussione, con le bandiere issate a mezz’asta: sul ponte si radunerà tutto l’equipaggio, da un plotone di esecuzione, marinai addetti a sostenere la bara e un trombettiere. L’avvio della cerimonia prevede una posizione di riposo, con riunione intorno alla bara o intorno all’urna cineraria, cinta da una bandiera.

Successivamente, prenderà il via la parte religiosa della cerimonia, in linea con la fede del defunto. Verranno dunque lette delle scritture e recitate alcune preghiere. Si passa quindi alla fase degli onori militari, con il plotone che si porrà sull’attenti, e con gli addetti alla bara che inclineranno la piattaforma del supporto, affinché il corpo possa scivolare in mare. La bandiera con cui era avvolta la bara viene mantenuta a bordo. A questo punto il plotone di esecuzione spara un saluto con 3 colpi di fucile, e il trombettiere suona il “Silenzio”. Dalla nave saranno altresì lanciate delle corone di fiori.

Conclusa la cerimonia, i parenti saranno informati sul luogo in cui è avvenuta la sepoltura, e riceveranno foto e registrazioni.

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Segnalati da

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Ansa
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