Funerale islamico: come funziona?

Le agenzie funebri devono essere pronte a soddisfare qualsiasi esigenza da parte della propria clientela e, in una società sempre più multietnica, sono crescenti le richieste di funerali musulmani, riti funebri che rispettano in maniera rigorosa le tradizioni del credo religioso dell’Islam.

Considerando che l’Islam è la seconda religione più diffusa in Italia dopo quella cristiana, vale la pena rammentare quali siano le principali caratteristiche del rito funebre musulmano e come un’agenzia funebre possa assicurarsi di fornire ai propri clienti tutte le rassicurazioni del caso.

Proviamo pertanto a riassumere in grandi linee i principali passaggi del funerale musulmano, invitando poi tutti i nostri clienti ad approfondire le specifiche esigenze con l’agenzia funebre a cui si è scelto di affidare il proprio servizio.

La preparazione della salma nel funerale musulmano

Dopo la morte, il corpo del defunto è oggetto di una serie di azioni di purificazione e di igienizzazione: di norma, a occuparsi di ciò sono quattro familiari o amici stretti dello stesso sesso del defunto.

In questa parte del rituale, il corpo – con il viso rivolto verso la Mecca – deve essere accuratamente lavato procedendo dall’alto verso il passo, e dalla parte destra, per tre volte. Quindi, il corpo del defunto viene asciugato e cosparso di incenso, canfora e altri oli profumati. Successivamente, sarà avvolto in una serie di fogli di stoffa bianca, che devono essere in numero dispari (di solito, tre per gli uomini e cinque per le donne).

Le preghiere funebri nel rito musulmano

Terminate le fasi della preparazione della salma si può procedere con le preghiere del funerale musulmano. Ha di fatti inizio la preghiera collettiva, recitata fuori dalla Moschea o in una sala della preghiera (ma può essere svolta anche altrove, come il cortile).

Contrariamente ad altri riti funebri, non sono previste né veglie né visite prima del funerale musulmano. La regola di base è infatti che il corpo sia sepolto il prima possibile, cosa che – in parte – può tendere a scontrarsi con le leggi sulla sepoltura che vivono nel nostro Paese, le quali prevedono che la sepoltura non possa avvenire il giorno stesso della morte.

Chi partecipa al rito funebre

Stando a quanto prevede il rito funebre musulmano, la cerimonia è generalmente guidata da un Imam e prevede che i partecipanti si pongano in almeno tre file o, comunque, in un numero di file dispari. Il parente maschio deve essere posto nella prima fila, e dietro di lui si accoderanno gli altri uomini, seguiti dai bambini e – alla fine –dalle donne.

Chiunque può partecipare alla preghiera funebre nel rito musulmano, che dura di solito tra i trenta e i sessanta minuti. In questo frangente, si domanda perdono per i peccati commessi dal defunto e si invoca la sua misericordia.

La sepoltura

Terminata la preghiera funebre, la salma viene portata al cimitero. Ricordiamo che per il rito funebre musulmano il corpo deve essere inumato nella terra senza il feretro. Nei Paesi in cui però le regole non lo permettono, in genere si suole scegliere una bara in legno tenero.

Per quanto attiene la struttura cimiteriale, oggi giorno buona parte dei principali cimiteri dispone di un’area dedicata alle sepolture di persone appartenenti a religioni diverse da quella cattolica e, in esse, anche per quelle persone che appartengono all’Islam.

Ciò premesso, per il rito funebre musulmano è fondamentale che la salma sia posizionata perpendicolare alla Mecca in modo che il defunto si trovi di fonte a questo importante simbolo per l’Islam.

Per l’intera durata della sepoltura, i presenti reciteranno una preghiera. Alla fine, ciascuno dei partecipanti getterà una manciata di terra nella tomba, tendenzialmente molto semplice e priva di qualsiasi elemento che possa richiamare il lusso e lo sfarzo: ci si limita in via generale a una lapide indicante nome, data di nascita e morte e, a volte, l’iscrizione di un versetto del Corano.

Il lutto

Dal momento in cui ha termine la sepoltura prende il via il periodo del cordoglio, della durata di tre giorni: durante questo periodo i parenti del defunto ricevono le condoglianze. Buona regola vuole che chi si reca in visita dai parenti eviti qualsiasi tipo di abito vistoso o di gioiello.

La durata del lutto è invece pari a 4 mesi e 11 giorni: durante questo periodo la moglie e i parenti più stretti del defunto dovrebbero evitare di indossare abiti appariscenti. Trascorsi 40 giorni dalla morte, infine, la famiglia visita la tomba del defunto e, come da tradizione, distribuisce cibo ai custodi del cimitero e ai bisognosi che dovesse incontrare.

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