L’elogio funebre è una delle parti più importanti di un funerale o, più in generale, di una commemorazione: si tratta infatti di un discorso molto significativo che nasce con lo scopo di onorare una persona cara mentre si condividono alcuni ricordi. Con questa premessa, sappiate che se vi è stato chiesto di fare un elogio funebre, è del tutto naturale provare un misto di emozioni contrastanti e che se non l’avete mai fatto prima, scrivere un elogio funebre vi sembrerà scoraggiante.
Non preoccupatevi, però: nelle prossime righe condivideremo con voi alcuni suggerimenti che vi toglieranno fuori da ogni intralcio.
Quanto dovrebbe essere lungo un elogio funebre?
Per prima cosa, è bene chiarire che come regola generale un elogio funebre o qualsiasi altro discorso che si fa nella stessa occasione dovrebbe essere chiaro e conciso. Quando un discorso si dilunga, infatti, si rischia di perdere l’attenzione del pubblico. Non solo, ma alcune persone possono diventare piuttosto emotive quando pronunciano l’elogio funebre. più è lungo, più diventa difficile pronunciarlo.
È dunque consigliabile limitare l’elogio a circa 4-5 minuti (10 al massimo), concentrandosi su alcuni punti chiave della persona defunta e poi iniziando a parlare di ciò che ha significato per voi e per gli altri.
Come scrivere un elogio funebre?
Prima di iniziare a scrivere un elogio funebre, è fondamentale raccogliere tutte le informazioni importanti che si desidera trasmettere. Tra queste, i ricordi speciali di cui si vuole parlare e tutte le informazioni biografiche necessarie, come date e luoghi importanti. Se avete bisogno di aiuto per raccogliere queste informazioni, rivolgetevi a parenti e amici.
Una volta ottenuto tutto il necessario, è il momento di iniziare a scrivere. Per iniziare un elogio funebre, cercate di riportare tutte le informazioni in ordine cronologico. Ricordate che state cercando di immortalare una vita intera in pochi minuti e che pertanto è bene iniziare condividendo le storie della vita del defunto nel giusto ordine. Successivamente, parlate di ciò che ha significato per voi e per gli altri. Infine, concludete l’elogio funebre salutando per l’ultima volta il caro estinto.
È giusto aggiungere un po’ di umorismo a un elogio funebre?
Un funerale o una cerimonia commemorativa non devono sempre essere all’insegna della tristezza: l’uso di un po’ di umorismo può infatti essere un ottimo modo per alleggerire l’atmosfera, soprattutto se la persona scomparsa era nota per il suo grande senso del divertimento.
Per aggiungere umorismo a un elogio funebre, condividete una storia con cui tutti possano relazionarsi e divertirsi. Parlate di chi era veramente una persona, facendo attenzione a non sembrare irrispettosi. Aggiungere umorismo a un elogio funebre può sembrare difficile, ma se fatto bene può rendere l’elogio molto più significativo!
Come scrivere un elogio funebre in 5 semplici passi
Ora che abbiamo condiviso un bel po’ di informazioni su come avvicinarsi con efficacia alla scrittura di un elogio funebre, cerchiamo di occuparci di ciò in maniera più concreta.
Abbiamo suddiviso quello che dovete fare in 5 semplici passi. Vediamoli insieme, uno per uno.
La raccolta delle informazioni
Come abbiamo anticipato, per iniziare un elogio funebre è consigliabile prendersi un po’ di tempo per fare un brainstorming di ciò che volete dire. Assicuratevi di parlare con gli altri membri della famiglia e con gli amici del defunto per ottenere approfondimenti e storie che potreste non conoscere. Più informazioni riuscite a raccogliere, meglio è. Non è necessario utilizzarle tutte, ma avere il maggior numero di informazioni possibili vi permetterà di creare un elogio funebre che comprenda la vita e i successi del defunto.
Tra le principali informazioni biografiche che bisognerebbe considerare ci sono naturalmente la data e il luogo di nascita, i nomi dei parenti, la data del matrimonio, i risultati della carriera.
La scrittura dell’introduzione
Quando scrivete un elogio funebre, iniziate col parlare del motivo per cui tutti si sono riuniti: dire addio e celebrare una vita ben vissuta. Dopo aver riconosciuto il motivo per cui tutti si sono riuniti, assicuratevi di presentarvi e di spiegare come conoscevate il defunto. Infine, concludete l’introduzione ringraziando tutti per essere venuti.
Non è necessario che l’introduzione sia lunga e prolissa. Siate rapidi, in modo da poter entrare nella parte principale dell’elogio funebre e rendere omaggio alla persona amata.
La realizzazione di una breve biografia
Dopo l’introduzione, fornite agli ospiti un breve riassunto della vita del defunto che includa i primi anni di vita del defunto, la sua famiglia, gli eventi familiari significativi e qualsiasi altro dettaglio importante. Si possono poi citare altri amici o familiari a cui il defunto era legato. Infine, si può parlare del coniuge, dei figli e dei nipoti del defunto.
La condivisione dei momenti di vita speciali, dei ricordi e delle qualità
In questa sezione dell’elogio funebre, iniziate a parlare dei ricordi speciali che il defunto ha condiviso con gli altri. È anche il momento di riconoscere i suoi successi, i suoi talenti, i suoi hobby e le sue passioni. Concludete questa parte dell’elogio parlando delle qualità che hanno reso speciale il defunto.
La conclusione dell’elogio funebre con parole di conforto
Per concludere l’elogio funebre, è necessario offrire parole di conforto e dare l’ultimo saluto. Spesso la persona che pronuncia l’elogio funebre parla di ciò che il defunto ha significato per lei.
Per quanto intuibile, queste sono solamente alcune delle principali linee guida che potete seguire per scrivere un buon elogio funebre. Tenete tuttavia conto che questa è una forma di comunicazione molto emozionale, e che pertanto sono ben accette le declinazioni più personalizzate.