Anche nel nostro Paese sempre più persone optano per la cremazione come forma di trattamento del proprio corpo dopo la morte.
Ne deriva che non è raro che le famiglie che si trovano a gestire la cremazione di un proprio caro si domandino se sia o meno corretto ricevere le visite di cordoglio.
Naturalmente, la risposta non può che essere positiva perché la cremazione, così come la sepoltura, altro non è che una forma di disposizione che può avvenire dopo tutte le altre funzioni. Così come il defunto può essere sepolto dopo le funzioni, può essere cremato dopo le visite o le esequie.
La visita di cordoglio è infatti un momento in cui le famiglie si riuniscono con amici e altri parenti per porgere i loro rispetti e, in genere, durante la visita il corpo viene vestito e posto in una bara che rimane aperta.
La visita si svolge in genere prima del servizio funebre. Tenere la visita e il funerale nello stesso giorno è spesso vantaggioso per coloro che hanno viaggiato da fuori zona e devono tornare a casa rapidamente. Le famiglie possono scegliere anche il tempo in cui riunirsi: la visita può durare un paio d’ore nell’arco di diversi giorni oppure una o due ore prima o dopo il servizio funebre.
Sebbene la maggior parte delle visite si svolga presso l’impresa di pompe funebri, il luogo di culto della famiglia o la propria casa possono spesso essere un luogo adatto per questo incontro. Se la visita si svolge in un luogo diverso dall’impresa funebre, è necessario tenere conto di ulteriori aspetti logistici di cui comunque l’agenzia funebre si farà parte attiva con la propria consulenza.
Visite di cordoglio e funerale con cremazione
Per comprendere in che modo si possano gestire al meglio le visite di cordoglio in un ambito di funerale con cremazione, può essere utile rammentare come il processo consista innanzitutto nel bruciare il corpo del defunto e ridurlo poi in cenere in una seconda fase. Le ceneri funerarie ottenute sono poi raccolte in un’urna funeraria. L’intero processo è gestito all’interno di un forno crematorio.
In questo ambito, una cerimonia di tributo può essere organizzata nella sala cerimoniale del forno crematorio, con una durata di circa 30 minuti a seconda del cerimoniere e del numero di persone che sono presenti all’evento. Anche se non è abitudine molto frequente, all’interno di questa cerimonia di tributo può essere presente su richiesta anche un pastore o un diacono che possa orientare la cerimonia. Prima della cremazione è altresì possibile prevedere l’organizzazione di un tributo religioso.
Al termine della cerimonia, la famiglia del defunto è invitata a tornare all’uscita, considerato che non si può assistere al processo di cremazione, che avverrà all’interno di una struttura non aperta.
Ciò premesso, può essere utile rammentare che in questo contesto viene generalmente prevista all’interno di tali strutture una sala utile per ricevere le visite di cordoglio e le visite. La sala è a disposizione delle famiglie ed è di norma uno spazio discreto, che può essere messo a disposizione liberamente o su prenotazione (ma quasi sempre senza costi aggiuntivi).
Il processo di cremazione
I familiari rimangono al di fuori della sala crematoria per un periodo di tempo che varia di norma tra 1 ora e mezza e 2 ore: molto dipenderà dal corpo del defunto e dalla bara scelta per la cremazione.
Ricordiamo infatti che la bara viene introdotta con il corpo del defunto all’interno del forno crematorio, e cui viene sottoposta a temperature di circa 850 gradi. Al termine del processo di cremazione le ceneri del defunto vengono riposte all’interno di un’urna funeraria, di solito scelta dai familiari. Sull’urna cineraria è poi apposta una targhetta identificativi con il nome, la data di nascita e quella di morte del defunto.
A quel punto i familiari o gli amministratori delle pompe funebri, a seconda delle scelte, possono ritirare le ceneri del defunto dal crematorio.