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Cimiteri più grandi d’Italia: quali sono e come visitarli

La cultura cimiteriale esistente nel nostro Paese ha permesso alle strutture di crescere in modo costante nei secoli. Sebbene non raggiungano la vastità di alcuni complessi similari europei, alcuni di essi sono ben apprezzabili per la loro antichità, monumentalità e, perché no, estensione.

Quali sono i cimiteri più grandi d’Italia

Riepiloghiamo subito quali sono i cimiteri più grandi d’Italia. Abbiamo individuato i primi 10 per estensione, riportando in questa tabella il nome, la città e gli ettari.

Cimitero Città Estensione
Cimitero Flaminio o di Prima Porta Roma 140 ettari
Cimitero del Verano Roma 83 ettari
Cimitero Maggiore Milano 68 ettari
Cimitero Monumentale Torino 60 ettari
Cimitero della Certosa Bologna 50 ettari
Cimitero di Poggioreale Napoli 50 ettari
Cimitero di Staglieno Genova 33 ettari
Cimitero Vantiniano Brescia 30 ettari
Cimitero Laurentino Roma 27 ettari
Cimitero Monumentale Milano 25 ettari

L’estensione dei principali cimiteri italiani non è dunque certo irrilevante. Eppure, è ben poca cosa rispetto ai cimiteri più grandi d’Europa, con quello di Ohlsdof, ad Amburgo, che batte ogni record con la sua estensione pari a 400 ettari. Il secondo più grande cimitero europeo è invece quello di Zentralfriedhof, a Vienna, con 250 ettari.

Cimitero Flaminio o di Prima Porta (Roma)

Il Cimitero Flaminio o di Prima Porta, a Roma, è il più grande cimitero italiano per estensione.

Progettato dall’architetto Elena Luzzatto, prima donna italiana laureata in Architettura presso la Regia Scuola Superiore di Architettura a Roma, si estende per 140 ettari, con 37 km di viali interni che portano ai reparti delle diverse confessioni religiose.

Si trova nella periferia nord di Roma, tra la Flaminia e la Tiberina, nelle prossimità della stazione di Montebello della ferrovia Roma – Civitacastellana – Viterbo.

All’interno del cimitero si trova una villa romana del 25 a.C., il cimitero di Montebello e il monumento ai partigiani jugoslavi. Tra i personaggi famosi qui sepolti, citiamo Gino Cervi, Domenico Modugno, Corrado Mantoni, Renato Rascel, Enrico Berlinguer.

Il cimitero è visitabile dalle 7.30 alle 18 dal 1 ottobre al 31 marzo, e dalle 7.30 alle 19 dal 1 aprile al 30 settembre.

Cimitero del Verano (Roma)

Il Cimitero del Verano – che trae il suo nome dal campo dei Verani, gens senatoria ai tempi della repubblica romana – è stato creato agli inizi dell’800 su progetto dell’architetto Valadier.

Gravemente danneggiato durante la Seconda Guerra Mondiale, è stato in buona parte restaurato e offre oggi un importante patrimonio artistico e culturale ai suoi visitatori mediante visite guidate con percorsi tematici. Sono qui sepolti, ad esempio, Vittorio De Sica, Nino Manfredi, Ettore Petrolini.

Il cimitero si trova in Piazza del Verano 1 ed è aperto dalle 7.30 alle 18 (con ultimo ingresso alle 17) dal 1 ottobre al 31 marzo, e dalle 7.30 alle 19 (con ultimo ingresso alle 18) dal 1 aprile al 30 settembre.

Cimitero Maggiore (Milano)

Progettato sul finire dell’Ottocento su piano degli ingegneri Luigi Mazzocchi e Enrico Brotti, il Cimitero Maggiore è stato inaugurato sul finire del 1895 su superficie di oltre 400.000 mq, con viali e trasporti ferrati in grado di collegarlo da via Bramante.

Nei decenni successivi furono concepite le gallerie perimetrali, con parete esterne trasformate in piccole cappelle per le famiglie richiedenti. Il cimitero divenne dunque il terzo più grande d’Italia, con una superficie complessiva oggi pari a oltre 678.000 mq, di cui 80.000 mq destinati a verde.

La struttura è aperta dal martedì alla domenica dalle 8 alle 18, con chiusura tutti i lunedì non festivi. Nelle giornate festive la chiusura è anticipata alle 13. Ricordiamo anche che l’ingresso è consentito fino a 30 minuti prima dell’orario di chiusura.

Cimitero Monumentale (Torino)

Il Cimitero Monumentale di Torino, conosciuto anche con il nome di San Pietro in Vincoli, è stato realizzato nel 1827 su progetto dell’architetto Gaetano Lombardi, su area per lo più donata dal Marchese Carlo Tancredi Falletti di Barolo.

Numerosi i personaggi famosi sepolti presso questa struttura, come Rita Levi Montalcini, Edmondo De Amicis, Primo Levi, Cesare Lombroso. Numerose sono anche le opere d’arte ammirabili all’interno del cimitero, come quelle di Davide Calandra, Vincenzo Vela e Leonardo Bistolfi.

Il cimitero è aperto dal martedì alla domenica dalle 8.30 alle 17.30 durante il periodo in cui è vigore l’ora legale (dall’ultima domenica di marzo), e dal martedì alla domenica dalle 8.30 alle 16.30  durante il periodo in cui è in vigore l’ora solare (dall’ultima domenica di ottobre).

Cimitero della Certosa (Bologna)

Concludiamo questo approfondimento sui cimiteri più grandi d’Italia con il Cimitero della Certosa, a Bologna.

Creato presso i chiostri della Certosa, edificati già nella prima parte del ‘300, il Cimitero vide la luce nel 1801 quale risposta tempestiva alle necessità della città, le cui condizioni igienico-sanitarie, per via dei sovraffollamenti dei cimiteri annessi alle chieste cittadine, richiedevano un pronto riscontro.

Di qui, vista anche l’impossibilità di usare aree private, la scelta di un’area pubblica collocata a breve distanza della città. Il progetto originario di costruzione del nuovo cimitero fu a cura di Ercole Gasparini, anche se poi i lavori videro anche l’intervento di altri professionisti come Venturoli, Marchesini, Tubertini, Monti, Zannoni, e non solo.

Oggi il cimitero si estende su una superficie di oltre 30 ettari e comprende anche la Chiesa di S. Girolamo e le aree del cimitero israelitico e del cimitero degli acattolici.

Il cimitero bolognese della Certosa è aperto dalle 8 alle 17, compresi i festivi, dal 3 novembre al 28 febbraio. Dal 1 marzo al 2 novembre, invece, il cimitero è aperto tutti i giorni dalle 7 alle 18, compresi i festivi.

Speriamo che questo approfondimento sui cimiteri più grandi d’Italia abbia potuto soddisfare una parte delle curiosità su queste importanti strutture.

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