Agenzia funebre, come aprirla: requisiti e cosa serve

Il settore delle agenzie funebri racchiude enormi potenzialità per gli imprenditori che hanno intenzione di sviluppare in esso un business sostenibile e ben pianificato. Tuttavia, sebbene da una parte sia ben possibile creare un’iniziativa imprenditoriale di successo, in un ambito particolarmente sensibile e delicato, dall’altra parte sono numerosissimi gli aspetti di complessità che devono essere tenuti in considerazione per favorire l’apertura di un’agenzia funebre di successo.

In questa guida all’apertura di un’agenzia funebre, cerchiamo di fare il punto su tutti i requisiti necessari.

Cosa serve per aprire un’agenzia funebre

Il primo passo formale da fare per aprire un’agenzia funebre è certamente quello di presentare la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) allo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) che si trova nel Comune in cui si intende avviare l’iniziativa.

La presentazione di tale segnalazione permette di erogare i propri servizi sull’intero territorio regionale, e può essere usata non solamente per comunicare l’avvio della propria iniziativa imprenditoriale, quanto anche le eventuali modifiche, trasferimenti o chiusure della stessa. Ha inoltre effetti immediati, con la conseguenza che l’imprenditore che intende aprire un’agenzia funebre può, potenzialmente, farlo fin dalla data di presentazione della dichiarazione al SUAP.

Di fatti, presentata la segnalazione, gli enti competenti avranno 60 giorni di tempo per verificare le informazioni fornite, adottando i provvedimenti contrari solamente nelle ipotesi di inidoneità. Vale dunque la regola del silenzio assenso: se entro 60 giorni non si ricevono provvedimenti o richieste di integrazione, la propria attività imprenditoriale si ritiene legittimamente e lecitamente avviata.

I requisiti per aprire un’agenzia funebre

I requisiti per aprire un’agenzia funebre sono piuttosto numerosi, ma non per questo dovrebbero scoraggiare l’imprenditore che desidera entrare in questo settore con la giusta professionalità.

Anzi, rileviamo in questa sede come la previsione di una serie di requisiti piuttosto stringenti permetta di regolamentare meglio il settore, garantendo a tutta l’utenza la serietà e l’affidabilità di tutti gli operatori presenti in questo settore.

Per quanto concerne i requisiti soggettivi per aprire un’agenzia di onoranze funebri, per esempio, si tratta di:

  • requisiti di cui alla normativa antimafia
  • nomina di un direttore tecnico che sia responsabile dell’attività dell’agenzia funebre
  • presenza di almeno quattro operatori funebri / necrofori, assunti con contratto regolare di lavoro, stipulato con il titolare dell’attività. In alternativa gli operatori possono essere assunti anche ricorrendo a consorzi o contratti di agenzia
  • percorso formativo obbligatorio per il direttore tecnico e gli operatori funebri, finalizzato all’acquisizione di un titolo professionale.

Di fianco ai requisiti soggettivi, è altresì necessario che siano rispettati alcuni requisiti oggettivi, con particolare riferimento ai luoghi in cui si svolge l’attività, e che devono avere una destinazione d’uso compatibile con quella del PUC, il piano urbanistico comunale.

In particolare, il locale in cui si svolge l’attività funebre deve essere in grado di rispettare tutta la normativa specifica dell’attività, in relazione alla materia urbanistica, di igiene pubblica, di igiene edilizia, di tutela ambientale, di tutela della salute nei luoghi di lavoro e ancora di sicurezza alimentare.

Nel dettaglio, chi svolge l’attività di agenzia funebre dovrà preoccuparsi di disporre di:

  • una sede commerciale idonea che possa essere efficacemente usata per disbrigare le pratiche amministrative, ricevere la clientela, vendere le casse e altri articoli funebri, e così via
  • uno o più mezzi di trasporto funebri che siano conformi al Regolamento regionale
  • un’adeguata autorimessa.

Ricordiamo comunque che le agenzie funebri possono altresì avvalersi della collaborazione di altre agenzie, funzionando in tal modo come attività di centro servizio funebre. In tale ipotesi è necessario effettuare la comunicazione nel proprio oggetto sociale.

Ciò premesso, la lunga serie di requisiti – come abbiamo già anticipato – non deve essere un deterrente per proseguire nella valutazione di tale attività imprenditoriale.

Invitiamo peraltro tutti i soggetti che siano interessati ad avviare un’iniziativa di questo tipo a considerare che il possesso dei requisiti morali deve essere attestato mediante un’autocertificazione da allegare alla documentazione, così come deve essere allegata la copia dei contratti stipulati con le società terze, la nomina degli operatori funebri e l’elenco e la tipologia delle autofunebri, con copia dei libretti di idoneità dei mezzi.

Quindi, l’ultimo passo da fare sarà quello di predisporre la Comunicazione Unica, compilando il modello di inizio di attività e aprendo la partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate, con il codice ATECO corrispondente. Di tutte queste operazioni si occupa, di norma, il proprio commercialista, sollevando così l’imprenditore che desidera avviare un business di agenzie funebri dal doverlo fare in prima persona.

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