L’imposta di successione è un’imposta che viene applicata sul trasferimento della proprietà e di altri diritti su beni mobili e immobili, in seguito alla morte del titolare. In altri termini, al momento della morte i beni e i diritti del defunto e che sono in grado di formare oggetto di successione vengono trasferiti agli eredi, secondo le regole della successione legittima o secondo le disposizioni indicate nel testamento.
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Dichiarazione di successione
Non è necessario procedere al calcolo autonomo dell’imposta di successione, visto e considerato che l’importo di quest’ultima sarà comunicato dall’Agenzia delle Entrate dopo che gli eredi e gli altri soggetti obbligati avranno presentato – entro 12 mesi dalla morte – la dichiarazione di successione.
Oltre ai già ricordati eredi, possono presentare la dichiarazione i legatari (ovvero, quei soggetti che subentrano nei diritti su un singolo bene, ad esempio un immobile, e non partecipano all’intera eredità), i curatori (nelle ipotesi di eredità giacenti), gli altri esecutori testamentari, i trust.
Franchigia
La legge prevede la possibilità di godere di soglie di esenzione e di franchigie che hanno come obiettivo quello di semplificare i rapporti di successione nel caso in cui il patrimonio non sia formato da numerose attività. In particolare, per il coniuge, i figli e i parenti stretti, la franchigia è stabilita in un milione di euro: se l’eredità supera tale soglia, si dovrà pagare l’imposta relativa all’importo in eccesso nella misura del 4%.
Per i fratelli e sorelle, la franchigia è invece di 100 mila euro. Nel caso l’eredità superi questa soglia, si dovrà pertanto versare l’imposta relativa al solo importo in eccesso, con aliquota del 6%. Per i parenti sino al quarto grado (zii, nipoti, cugini, suoceri e cognati) l’aliquota fissata è del 6%, senza franchigia. Per gli altri soggetti si applica l’aliquota del’8%.
Imposta di successione sui beni immobili
Per quanto concerne i beni immobili, è necessario procedere al versamento di imposta catastali e ipotecarie, esattamente come se si trattasse di una compravendita: in questo caso, le imposte andranno pagate prima di inoltrare la dichiarazione di successione, non essendo ricomprese nell’imposta di successione stessa. Per quanto concerne le basi di calcolo, si noti che il valore catastale è calcolato moltiplicando la rendita catastale, rivalutata del 5%, mentre per i terreni edificabili si moltiplica per 90 il reddito dominicale rivalutato del 25 per cento. L’imposta ipotecaria per tutti gli eredi è del 2 per cento. Si può usufruire dell’agevolazione come prima casa, se gli eredi utilizzano l’immobile ad abitazione principale.