I funerali, sebbene sacri e ricchi di regole intrise di sobrietà e formalismo, sono pur sempre delle cerimonie generalmente aperte e, come tali, luoghi di discussione, incontri, confronti e dicerie.
Ben consapevoli di tutto ciò, anche in Italia si stanno diffondendo dei servizi personali che accompagnano i presenti alle esequie dei cari estinti con dei veri e propri gigolo, professionisti dell’accompagnamento che sopperiscono all’esigenza di una donna di non farsi vedere sola al funerale di un conoscente o di un lontano parente.
I consigli di Roy, il gigolo più famoso d’Italia
Di questo e molto altro ha recentemente parlato Roy, oramai conosciuto per essere il gigolo più famoso d’Italia (complici diverse interviste in tv e nei giornali), che a Il Fatto Quotidiano ha confermato che tra i servizi richiesti e offerti c’è proprio quello di accompagnare una donna sola al funerale di un conoscente o di un lontano parente.
Naturalmente, guai alle improvvisazioni. Anche e soprattutto in questi contesti bisogna sapersi comportare e, dunque, attingere al miglior galateo da funerale. Ma come?
Le regole del gigolo per il funerale
Roy è piuttosto chiaro: la discrezione, la sobrietà e il rispetto sono tutto. Dunque, meglio stare al proprio posto quando la donna accompagnata incontra chi conosce, stringere mani e fare condoglianze nel modo giusto, sempre con lo sguardo basso e con un comportamento discreto.
Meglio inoltre un lento procedere a braccetto nel momento in cui si entra in Chiesa e, eventualmente, un bacio leggero, quasi impercettibile, sul sagrato, in maniera tale da essere visti solamente con la coda dell’occhio.
Naturalmente, ci sono dei divieti che i professionisti dell’accompagnamento ben conoscono. Per esempio, considerata la sacralità della cerimonia, ogni effusione deve essere contenuta, così come è fondamentale indossare gli abiti giusti: il completo nero è valido solamente se si è stretti parenti del defunto.
Meglio i funerali dei matrimoni
Nella lunga intervista concessa non sono mancati anche degli spunti particolarmente interessanti. Per esempio, il gigolo professionista ha espresso una preferenza per i funerali, piuttosto che per le feste nuziali. Probabilmente perché, in fondo, sono per lui meno faticosi: si indossano degli occhiali neri e si sta in silenzio. In breve tempo il tutto finisce e il professionista dell’accompagnamento può dunque riprendere la sua vita.
Ai matrimoni, evidentemente, tutto questo non basta: bisogna stare allegri e sopportare una maggiore durata.
Perché questo servizio è così richiesto?
Rimane tuttavia da chiarire per quale motivo una donna dovrebbe ricorrere al gigolo al funerale.
Anche in questo caso Roy ha le idee ben chiare, frutto della lunga esperienza maturata in questo campo così particolare: buona parte delle donne che ricorrono a questo servizio non vogliono farsi vedere single o, magari, vogliono farsi vedere con un uomo più aitante nel momento in cui il proprio ex sarà presente alla cerimonia…