Considerato che la società italiana è sempre più multireligiosa, è fondamentale che ogni agenzia funebre sia in grado di rispondere alle esigenze di ciascuna famiglia in modo specifico, assicurando un servizio che possa essere coerente con il proprio credo.
Proprio per questo motivo nel nostro odierno approfondimento cercheremo di comprendere come si svolge il funerale ebraico, quali sono le sue caratteristiche e in cosa consiste il suo svolgimento.
In tal senso, giova rammentare subito come il funerale ebraico segua una serie di regole differenti a seconda della comunità religiosa a cui si appartiene (ortodossa, conservatrice o riformata), ma come tutte le procedure abbiano comunque in comune alcuni momenti chiave.
La preparazione della salma nel funerale ebraico
La prima cosa su cui bisogna riflettere è il fatto che tra il decesso e il funerale non devono trascorrere più di 24 ore: in questo tempo, i parenti più stretti sono coloro generalmente chiamati a occuparsi del funerale contattando il rabbino, colui che diverrà la guida dell’intera cerimonia.
Sempre in questo breve frangente il defunto non sarà mai lasciato solo: verrà infatti organizzata una veglia funebre, con il corpo posizionato a terra, circondato da candele, con i piedi rivolti verso la porta e un foglio che copre il volto. Ai funerali spetterà il compito di leggere i salmi.
Superato questo momento, la salma sarà lavata con dell’acqua. Avviene poi la purificazione rituale e, prima della sepoltura, la fase della vestizione, nella quale il defunto sarà vestito con un sudario bianco e con un abito tipico ebraico, tallith.
La sepoltura nel funerale ebraico
Secondo il rito funebre ebraico, il defunto deve essere sepolto in terra: nell’ebraismo non sono infatti contemplate altre pratiche come la cremazione o la tumulazione. La bara nella quale riporre il corpo del defunto deve essere semplice, senza abbellimenti o orpelli.
Durante la cerimonia, tutti i presenti dovranno avere il capo coperto. Ai funerali è concesso strapparsi un pezzo di vesto come simbolo della loro disperazione per la perdita subita. Infine, si recita il kaddish del lutto, una preghiera in cui lodare ancora la grandezza di Dio nonostante la scomparsa che è appena avvenuta.
Il lutto nel funerale ebraico
Una volta terminato il rito funebre ebraico, si rispettano sette giorni di lutto: in questo frangente tutti i familiari più stretti del defunto vengono esentati da qualsiasi tipo di attività, comprese quelle lavorative. Possono mangiare una sola volta al giorno un pasto a base di uova sode, pane e caffè, tradizionalmente offerto dai vicini, con la sola eccezione della giornata di sabato.
Rivolgersi a un’agenzia funebre per organizzare un funerale ebraico
Come abbiamo visto nelle scorse righe, le specificità del rito funebre ebraico sono numerose: è evidente che solamente il loro attento rispetto può garantire la buona riuscita dell’intera cerimonia.
Proprio per questo motivo è importante rivolgersi un’agenzia funebre competente in questo tipo di riti funebri, che possa garantire alle famiglie interessate la possibilità di organizzare e gestire una cerimonia che sia pienamente adatta alle proprie tradizioni.