Qualche giorno fa l’Istat ha pubblicato un interessante report statistico in cui ha fatto il punto sul numero di decessi in Italia nel corso del 2022, suddiviso per regioni e comuni. Un approfondimento che ci permette di comprendere come si sia evoluta la mortalità nel nostro Paese e quale sia stato l’impatto della crisi sanitaria del 2020-21. Proviamo a saperne di più.
I decessi fino al 2020
Cominciamo con un rapido sguardo sull’evoluzione dei decessi totali fino al 2020, anno di scoppio della pandemia da Covid-19. L’inizio del decennio si era aperto con 608.575 decessi (2011), di cui il 47% nel Nord, il 20% nel Centro e il 33% nel Mezzogiorno.
Da questa base statistica di partenza il numero dei decessi totali è salito a 624.888 unità (2012), ridisceso nel 2013 e nel 2014, risalito a 656.196 unità nel 2015 (con una sostanziale conferma della ripartizione tra macro aree), sceso ancora nel 2016 e rimbalzato nel 2017 a 659.473 decessi, per poi calare nel 2018 e chiudere il 2019 con 644.515 decessi, ripartiti come sopra.
Lo scoppio della pandemia
L’Istat evidenzia poi quale sia stato l’effetto della crisi sanitaria del 2020, complice sia lo scoppio della pandemia da Covid-19 sia l’abbassamento qualitativo delle cure di tutti i pazienti. Il numero di decessi in quell’anno è dunque schizzato a 746.146 unità, con un aumento di circa 101 mila persone decedute in più rispetto al precedente periodo di riferimento (oltre il 15% di decessi in più su base annua).
Si noti anche che a cambiare è stata anche la ripartizione dei decessi, con un incremento della quota del Nord, in cui è deceduto un italiano su due nel 2020 (al Centro e al Mezzogiorno sono invece riconducibili il 19% e il 31% dei decessi, rispettivamente).
Il peso della crisi sanitarie è stato più intenso in alcune regioni piuttosto che in altre. Come era lecito attendersi, considerato che è stata la prima regione ad essere interessata dalla pandemia, è stata la Lombardia a pagare il prezzo più salato: i 101.193 decessi del 2019 sono diventati 136.249 nel corso del 2020, con un incremento del 35% in un solo anno.
Hanno subito incrementi nel numero di decessi superiori alla media tutte le regioni del Nord, con un + 29% in Valle d’Aosta, + 28% nella provincia autonoma di Trento, + 23% in Piemonte, + 22% nella provincia autonoma di Bolzano, +20% in Liguria, + 17% nel Veneto e in Emilia Romagna.
La scia degli anni successivi
Il numero dei decessi si è poi mantenuto ben superiore alla media storica del decennio precedente anche nel corso degli anni successivi. Nel corso del 2021, per esempio, il numero dei decessi è stato pari a 709.035 unità, diminuendo così di circa 37.000 unità rispetto all’anno prima.
È di particolare interesse notare come, in questo frangente temporale, siano cambiate le ripartizioni nel numero dei decessi, lasciando evidenza del fatto che la pandemia abbia colpito in maniera relativamente più dura il Centro e il Mezzogiorno, rispetto al Nord.
A conferma di tale percezione, si consideri che tutte le regioni del Nord hanno subito un calo del numero dei decessi durante il 2021, mentre il numero dei morti è generalmente aumentato in quasi tutte le regioni del Centro e del Mezzogiorno, con incrementi che hanno sfiorato la doppia cifra per il Molise e la Calabria.
La ripartizione dei decessi conduce così la quota del Nord a passare dal 50% del 2020 al 46% del 2021, mentre quelle del Centro e del Mezzogiorno salgono rispettivamente dal 19% al 20% e dal 31% a 34%.
I decessi del 2022
Arriviamo dunque al 2022, anno in cui in Italia sono decedute 713.499 persone. Il dato è dunque in leggero aumento rispetto al 2021 e conferma la stessa ripartizione succitata. La regione con il maggior numero di decessi è stata la Lombardia con 111.930 morti, davanti a Lazio (63.643 unità) e Campania (61.284 unità). Il numero minore di morti si è invece registrato in Valle d’Aosta (1.531 decessi) e Molise (4.281 decessi)
Rileviamo come il mese con il maggiore numero di decessi sia stato quello di gennaio, con 74.188 morti, mentre quello con il minor numero di decessi sia stato settembre, con 50.334 morti.