Strano periodo la vecchiaia, portatrice di immense soddisfazioni come, ad esempio, l’amore incondizionato dei nipoti, ma costellata di acciacchi e ostacoli, con inoltre il pensiero della morte, ahimè, sempre davanti agli occhi. È un pensiero malinconico, reso spesso ancora più pesante dalla solitudine in cui molte persone anziane vivono. Eppure la morte fa parte della vita e la vecchiaia non dovrebbe essere la sua ineluttabile attesa. Non ci dovrebbe essere spazio per la malinconia e ogni giorno un inno alla gioia di vivere dovrebbe riempire il cuore. È sulla base di queste considerazioni che gli anziani della Nuova Zelanda si danno appuntamento ai Club delle Bare.
I Coffin Club vengono organizzati in magazzini, garage, cantine, ambienti che si trasformano così in luoghi di incontro. Qui gli anziani hanno la possibilità di trascorrere qualche ora in compagnia, di fare amicizie importanti e di cancellare quel senso di solitudine che li attanaglia. I loro cuori si fanno, a detta di coloro che questi club li hanno provati, molto più leggeri e ogni giorno si ha l’opportunità di sentirsi vivi. Sembra strano riuscire a sentire la vita lavorando alla propria cassa da morto, ma è proprio così. Anche perché guardare la propria bara prendere forma offre la consapevolezza che, anche al momento della fine, la propria personalità verrà rispettata al cento per cento: quella bara sarà lo specchio del proprio modo di essere come nessun altra bara al mondo potrebbe essere in grado di fare. E così tra un tè con pasticcini e un vecchio disco in vinile carico di ricordi, questo stravagante hobby permette agli anziani di creare casse da morto originali, fuori dal comune, spesso persino buffe, divertenti, irriverenti, vere e proprie opere d’arte che saranno capaci di trasformare il funerale in una festa.
Il primo Club delle Bare è stato fondato in Rotoura nel 2010 da Katie Williams. Sull’esempio del Kiwi Coffin Club sono sorti ormai in Nuova Zelanda dozzine di gruppi di questa tipologia e siamo più che convinti che nel giro di poco tempo questo hobby prenderà piede anche in ogni altro paese del mondo. Perché gli anziani di ogni paese si sentono soli e sentono il bisogno di avere un funerale che sia quanto più dignitoso possibile.
Dobbiamo ammettere che il successo di questa iniziativa ha anche un aspetto economico. Forse non tutti lo sanno, ma le casse da morto possono costare anche migliaia di euro. Costruendo la propria bara in modo autonomo, coloro che partecipano ai Club delle Bare hanno l’opportunità di far risparmiare quindi molti soldi ai parenti che un giorno dovranno farsi carico delle spese per il funerale. I Club delle Bare neozelandesi offrono anche un importante supporto alla comunità locale. Sono loro a costruire a titolo gratuito le bare per i bambini, gestite poi direttamente dall’ospedale. Le famiglie che si trovano a vivere tragedie di questa portata possono contare così su questo, piccolo, ma importante, aiuto.
C’è chi vedrà del macabro in questa iniziativa, ma forse è arrivato finalmente il momento di cambiare prospettiva sulla morte. Se in questi club c’è chi ha prodotto la propria bara ed ha deciso nell’attesa di utilizzarla come libreria o come ricovero per le bottiglie di vino, è possibile ad ogni età e in qualunque circostanza farsi una bella risata sull’idea della morte.