I cimiteri sono luoghi suggestivi. Varchiamo le loro soglie per ritrovare le tombe delle persone care, per lasciare un fiore, pregare e omaggiare la vita di coloro che ormai purtroppo non sono più con noi. Passeggiando per i viali dei cimiteri è facile rendersi conto però che si tratta di luoghi spesso un po’ troppo decadenti: fiori ormai appassiti infatti decorano le tombe e le statue mostrano le ferite del tempo, crepe, corrosioni, parti mancanti finite chissà dove.
Le tombe inoltre offrono informazioni scarne sui defunti: solo il nome, la data di nascita e di morte, una fotografia sbiadita e, nei casi più fortunati, un motto, una frase, qualche parola di commiato dal mondo. E se vi dicessimo che oggi grazie al web è possibile “riposare” nei cimiteri virtuali eliminando alla radice tutti questi difetti sin troppo gravosi?
L’importanza dei cimiteri virtuali
Sin dal suo primo giorno di vita, il web ha permesso di distruggere ogni barriera. Ha permesso infatti di comunicare con persone lontane da noi, di visitare seppur virtualmente dei luoghi che altrimenti non avremmo mai potuto vedere e di leggere libri disponibili solo in biblioteche dall’altra parte del mondo. Oggi mette a nostra disposizione i cimiteri virtuali, con la possibilità di disconnettersi finalmente dallo spazio e dal tempo, due barriere che non ci offrono la possibilità di commemorare al meglio i defunti.
L’idea nasce nel 1995 da Michael Stanley Kibbee: è il The World Wide Cemetery, il primo cimitero virtuale e ancora oggi il più grande e utilizzato. Dal 1995 a oggi sono nati molti altri cimiteri virtuali, sulla falsariga di quello di Kibbee.
Ma addentriamoci alla scoperta di tutti i pregi di questi virtuali luoghi di riposo esterno. Le opere erette per commemorare i propri cari non hanno niente di scarno: qui infatti è possibile inserire molte fotografie e video e oltre a nome e date c’è lo spazio per una bella biografia, in modo che la memoria di tutto ciò che la persona cara è stata e ha fatto in vita possa essere tramandata ai posteri.
Cosa si può fare nei cimiteri virtuali
Nei cimiteri virtuali vi è anche l’opportunità di inserire dei collegamenti ipertestuali con gli altri familiari defunti, così da redigere online un documento sulla genealogia della propria famiglia. Queste non sono opere che possono rovinarsi con il passare del tempo, non possono deteriorarsi, non possono rompersi. Sono inoltre in divenire, perché la morte non deve solo essere la chiusura della vita, ma un’occasione per ricordare la gioia di essere al mondo, per tramandare memorie di felicità e di speranza: sono i visitatori a rendere tutto questo possibile perché qui hanno uno spazio dove lasciare i loro messaggi. Possono lasciare anche fiori virtuali che non appassiranno mai e ceri che non hanno la possibilità di spegnersi.
E non è da sottovalutare il fatto che i cimiteri virtuali possono essere visitati da ogni parte del mondo, senza vincoli di giorni e orari: anche coloro che vivono a chilometri di distanza non avranno più alcuna difficoltà a fare visita ai loro cari e anche di notte, quando i sogni spesso fanno brutti scherzi dopo la perdita di una persona amata, è possibile trovare un luogo, nonostante la sua virtualità, dove sentirsi meglio e dare onore ai propri sentimenti.
L’elaborazione del lutto
Dietro alla nascita e al successo dei cimiteri virtuali c’è anche un cambiamento nel nostro modo di elaborare il lutto. Se è vero che l’elaborazione del lutto è qualcosa di intimo e personale, è vero anche che oggi il web è entrato a pieno titolo nel suo meccanismo: non appena una persona cara scompare, si è soliti infatti accedere alla sua pagina Facebook per vedere se è ancora attiva e se qualcuno vi abbia lasciato qualche messaggio di cordoglio; può anche capitare di fare delle ricerche online per scoprire qualcosa in più del nostro amato defunto, qualcosa della sua vita che magari ci era sfuggito.
Avere a disposizione un luogo in cui tutte queste informazioni sono presenti è un modo per permettere a tutti di elaborare il lutto al meglio senza per forza doversi recare davanti ad una fredda tomba, atteggiamento questo che è tipico solo delle persone più anziane e che difficilmente i giovani alle prese con i loro primi lutti cercheranno di imitare.
Di certo i cimiteri virtuali non possono in alcun modo soppiantare quelli fisici: i defunti hanno pur sempre bisogno di una sepoltura. Si tratta però di un piccolo “extra” che i familiari e gli amici dei defunti hanno a disposizione, di un’opportunità per potersi sentire più vicini. Il web ancora una volta dimostra la sua potenza e anche se la questione è delicata è facile rendersi conto che il suo non è un atteggiamento asettico e freddo come molte persone hanno voluto credere: riesce ad eliminare ogni distanza e a rendere eterne le emozioni, non c’è assolutamente niente di asettico in questo, non vi pare?