Come tutte le persone che hanno dovuto conviverci ben lo sanno, affrontare il dolore del lutto è un’esperienza complessa che può avere un impatto significativo sulla vita professionale.
D’altronde, è del tutto normale che la perdita di una persona cara possa determinare una sensazione di profonda tristezza che si accompagna a stanchezza, difficoltà di concentrazione e calo della produttività.
Se tutto questo è generalmente transitorio e, con il passare dei giorni, pur con fatica, si cerca di tornare a una parvenza di normalità sul lavoro, è anche vero che molto spesso conciliare il dolore del lutto con la vita professionale diventa molto più arduo anche nel lungo termine.
È proprio in questo caso che diventa fondamentale intervenire con maggiore prontezza per poter evitare che il lutto e la sua elaborazione possano pregiudicare la regolare prosecuzione del proprio lavoro e i propri obiettivi di carriera professionale.
Proprio per questo motivo nelle prossime righe abbiamo riassunto alcuni consigli per conciliare il dolore del lutto con la vita professionale. Scopriamoli insieme.
Prenditi il tempo necessario per elaborare il lutto
Il primo consiglio è anche quello più intuibile: considerato che non esiste un tempo standard per elaborare il lutto, quello che ti suggeriamo di fare è prenderti il tempo di cui hai bisogno per affrontare il tuo dolore, senza forzarti di tornare subito alla tua routine lavorativa.
Abbi pertanto cura di te stesso e sii indulgente: non c’è alcuna fretta di tornare ai soliti ritmi lavorativi e non c’è niente di male a non essere prestati e focalizzati come sempre. Il lutto è un’esperienza spesso totalizzante ed è difficile tenere la mente separata da quello che ti è accaduto personalmente e a livello familiare, dal mondo professionale.
Parla chiaramente con il tuo datore di lavoro e con i tuoi colleghi
Altra cosa che ti consigliamo di fare è informare il tuo datore di lavoro del tuo lutto. L’occasione sarà naturalmente utile non solamente per richiedergli i giorni di permesso di cui hai diritto sulla base del contratto nazionale o di quello integrativo, ma – se ritieni – domandare se ci sia possibilità di ottenere maggiore flessibilità lavorativa, come ad esempio degli orari più ridotti o la possibilità di lavorare da casa più spesso.
Di norma i colleghi sono particolarmente comprensivi e supportivi se sanno cosa stai attraversando. E, semplicemente, spesso lo fanno non solamente per solidarietà in ambito professionale, quanto anche perché a loro volta hanno già attraversato in passato un’esperienza così difficile come quella che stai vivendo tu ora.
Stabilisci dei limiti e rispettali
Archiviati i primi due consigli, eccone un terzo che risulta essere ben integrato con quanto abbiamo già anticipato nelle scorse righe: è importante stabilire dei limiti tra la tua vita professionale e la tua vita privata.
Per quanto possibile, cerca sempre di dare priorità alla tua vita personale e ai tuoi affetti. Pertanto, non sentirti obbligato a lavorare se non ti senti pronto. Piuttosto, prenditi del tempo per te stesso e per la tua famiglia.
Ancora una volta, ricorda: non è necessario mettersi fretta per ritornare ai soliti ritmi di un tempo. Il lutto va elaborato con la giusta consapevolezza e, sebbene per molte persone tornare al lavoro sia utile perché permette alla mente di distrarsi un po’ e di trovare un pronto supporto da parte dei colleghi, è anche vero che per molte persone contribuisce ad acuire le proprie difficoltà psicologiche.
Riorganizza il tuo carico di lavoro
Sempre in linea con i suggerimenti di cui sopra, se possibile cerca di riorganizzare il tuo carico di lavoro in modo da concentrarti su compiti meno impegnativi.
Ricorda che l’esperienza del lutto spesso impedisce di concentrarsi adeguatamente e questo potrebbe comportare dei problemi se stai effettuando delle attività particolarmente sensibili e delicate.
È dunque una buona abitudine quella di condividere con il proprio datore di lavoro e con i propri collaboratori questa condizione, e delegare alcune attività ai tuoi colleghi o, comunque, domandare aiuto.
I colleghi saranno ben disposti a darti una mano in questo momento particolarmente difficile e lo stesso datore di lavoro dovrebbe essere ben disposto ad assicurare alla propria organizzazione la consueta efficacia, permettendoti nel contempo di tornare alle tue consuete responsabilità con un po’ più di calma.
Prenditi cura di te stesso
Quello di prenderti cura di te stesso è un consiglio che non ci sentiremo mai di condividere: è infatti importante prendersi cura di sé stessi sia fisicamente che mentalmente.
Anche se magari non hai molta voglia, sforzati di mangiare in modo sano, dormi a sufficienza, fai attività fisica regolarmente e prenditi del tempo per rilassarti.
E se non ci riesci? Passare al prossimo suggerimento…
Cerca un aiuto professionale
Se il dolore del lutto è troppo difficile da sopportare da solo, cerca un aiuto professionale: non c’è nulla di cui vergognarsi nel farlo!
Uno specialista come uno psicologo potrà aiutarti ad affrontare il tuo dolore e a sviluppare meccanismi di coping per gestire le tue emozioni.
In ogni caso, ricorda che il dolore del lutto è un processo individuale e non esiste una formula magica per affrontarlo. Tuttavia, questi consigli pratici possono aiutarti a gestire il tuo dolore e a conciliare la tua vita professionale con la tua vita privata.
Facci sapere come sta andando!