Come affrontare il lutto

Informazioni pratiche e consigli su come affrontare la perdita di una persona cara

Il lutto, inteso come la perdita di una persona cara, è un evento che spesso impatta sul nostro benessere psicologico attraverso una serie di emozioni tendenzialmente negative, e conseguenti reazioni personali che possono aggravarsi nel corso del tempo. Ma in che modo  è possibile affrontare il lutto, e “gestire” meglio – emotivamente – la perdita?

 

Come sopportare la perdita di una persona cara

Lungi da noi esprimere opinioni che possono assumere valenza nei confronti di tutti i nostri lettori. Tuttavia, l’esperienza conduce a rammentare che l’elaborazione del lutto rappresenta un tassello fondamentale del proprio benessere psicologico, e che si tratta di un aspetto che vi suggeriamo di affrontare il prima possibile, senza tuttavia creare delle costrizioni che potrebbero rendere ancora più stressante il tutto.

Una buona base di partenza per poter tollerare la perdita è considerare che, per quanto possa essere difficile, elementi come la sofferenza e il dolore fanno parte della vita umana e della “normalità”: non si tratta pertanto di cercare di soffocarli o cancellarli, bensì nel considerarli come elementi che possono e devono ben manifestarsi, e con le quali è comunque possibile trovare il già accennato benessere psicologico.

 

Molto dipende dal come e dal quando

Chiarito l’aspetto che precede, e ricollegandoci alla necessità di affrontare un simile tema in maniera personalizzata (è ben evidente che non esistono due fattispecie connotate da identiche caratteristiche emotive), è bene ammettere che molta della capacità e dell’efficacia della propria reazione dipenderà dal come e dal quando la morte della persona cara avviene.

Come risulta ben chiaro, sebbene sia sempre molto doloroso, l’evento rappresentato dal decesso di un giovane figlio sarà differente da quello di un anziano padre, così come l’evento legato a una lunga malattia sarà differente dall’evento conseguente una morte improvvisa e inattesa.

 

Non sottovalutare i segnali psico-fisici

Al di là delle caratteristiche con le quali la morte della persona cara è avvenuta, sentimenti come tristezza, rabbia, paura, senso di colpa, rimorso sono frequentemente in grado di sconvolgere la quotidianità. Come sopra già anticipato, evitate di soffocarli, ma accettatele come parte della normalità e di un processo di metabolizzazione di quanto accaduto.

In aggiunta a ciò, intercettate con attenzione gli altri segnali che il corpo può inviarvi: ansia, palpitazioni, disorientamento, nausea, vertigini, irritabilità, scarso appetito, risvegli notturni, scarsa concentrazione, sono solamente alcune delle reazioni prevedibili, spesso legate al ritenere (erroneamente!) che alcuni eventi che avrebbero potuto svolgersi nel passato avrebbero potuto modificare la situazione attuale (“se avessi fatto questo…”).

 

Come affrontare il lutto

Chiariti i brevi spunti di discussione di cui sopra, possiamo compiere un ulteriore passo in avanti cercando di ricordare quanto sia importante cercare di riuscire a liberare e accompagnare tutte le emozioni che abbiamo in quel momento: evitate pertanto di sopprimere le sensazioni che vivete e, di contro, cercate di agevolare rabbia, disperazione, paura, tristezza e tutte le altre emozioni che avvertite. Fate pertanto “vivere” la perdita e la sofferenza generata, poiché reprimere le emozioni significa generare nuovi problemi e nuove fatiche fisiche e mentali difficili che non solo sono difficilmente gestibili, ma sono altresì fautori di pregiudizi sofferti nel lungo termine.

 

Liberando invece le nostre emozioni e le nostre sensazioni, condividendole con amici, parenti e – se il caso – anche un esperto psicologo, riuscirete a dare sfogo alla vostra emotività: il tempo farà il resto, aiutando mente e cuore a rendere il tutto più razionale e sopportabile.

 

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