Guida alla revoca del testamento
Colui che redige un testamento può sempre procedere con la sua modifica o, se lo ritiene opportuno, revocarlo. Non c’è d’altronde di che stupirsi: trattandosi di una manifestazione di volontà, infatti, anche la revoca del testamento non potrà che essere considerata come tale, ovvero come una espressione – questa volta, contraria – del testatore.
Dunque, fino al momento del decesso del testatore, costui può naturalmente procedere a revocare il testamento, togliendo così efficacia al documento.
Come si revoca il testamento olografo
La revoca del testamento olografo è l’iniziativa con la quale il testatore annulla il documento senza redigerne uno nuovo. Le motivazioni che possono spingere il testatore a compiere questo gesto possono essere numerose: si pensi, per esempio, alla volontà di tornare indietro sui propri passi in attesa che emergano nuovi elementi in grado di influenzare le proprie decisioni future.
Revocare il testamento olografo è, peraltro, molto semplice. È infatti sufficiente che il testatore distrugga materialmente le copie del testamento che ha già redatto.
Nel caso in cui abbia il dubbio di non poter distruggere tutte le copie del testamento olografo, potrà redigere una scrittura integrativa, il cui contenuto dovrà essere indirizzato a togliere ogni efficacia e ogni valore al testamento precedentemente redatto.
La revoca espressa del testamento
Fin qui, una breve introduzione sulla revoca del testamento olografo. Ampliando il tema, possiamo certamente rammentare come la revoca del testamento possa avvenire in due modi:
- espresso, dichiarando la volontà di revocare il testamento;
- implicita, compiendo un atto o un comportamento che possa lasciare intendere di voler annullare il testamento.
Per quanto attiene la revoca espressa del testamento, abbiamo già ricordato come si tratti di una dichiarazione di volontà unilaterale da parte del testatore. Tale dichiarazione non deve essere necessariamente comunicata, ma è comunque consigliabile procedere in questo senso, considerato che la comunicazione a terzi della revoca del testamento consentirà che tale scelta possa essere conosciuta e attuata nel momento della morte del testatore.
Non esiste una forma predefinita per comunicare la revoca del testamento. È tuttavia molto importante che la volontà di togliere in tutto o in parte l’efficacia giuridica al precedente testamento emerga in maniera univoca, al fine di non lasciare delle perplessità sulle reali volontà del testatore.
Per quanto comunque attiene la formulazione della dichiarazione di revoca del testamento, questa potrà essere contenuta sia in un nuovo testamento (anche senza ulteriore contenuto), sia in un atto notarile, redatto alla presenza di due testimoni, in cui il testatore dichiara di revocare il precedente testamento.
La revoca implicita del testamento
La revoca implicita del testamento non prevede alcuna dichiarazione espressa del testatore, bensì la realizzazione di una condotta che possa lasciare intendere la volontà di annullare le disposizioni precedentemente formulate all’interno del testamento.
Esempio tipico di revoca implicita del testamento è la predisposizione di un nuovo testamento da parte del testatore, che risulti essere manifestatamente incompatibile con il testamento precedente. Ne deriva che il testamento successivo sarà in grado di annullare i precedenti testamenti.
Attenzione, però. Il nuovo testamento revocherà solamente le parti incompatibili del vecchio testamento. Dunque, le precedenti clausole che non sono incompatibili con le nuove disposizioni continueranno ad essere operative, con ciò che potrebbe derivarne in termini di maggiore complessità nell’interpretare correttamente la volontà del testatore. Si tratta dunque di una soluzione non consigliata nel caso di più testamenti articolati.
Un altro comportamento abbastanza tipico da parte di colui che vuole revocare il testamento precedente consiste nella sua distruzione o cancellazione.
Anche questo atteggiamento espone tuttavia il testatore a diversi rischi. Innanzitutto, è bene che si proceda con il distruggere tutte le copie del testamento. Se dunque – come sovente accade – il testatore ha scelto di attribuire una o più copie del suo testamento ad altre persone, è opportuno che ad essere distrutte siano anche le copie di tali destinatari.
Inoltre, si rammenta come la distruzione del testamento debba avvenire per opera del testatore. La distruzione a cura di un terzo può infatti configurare un reato.
Infine, ricordiamo come altri comportamenti che conducono alla sostanziale revoca del testamento siano quelli legati al ritiro del testamento segreto precedentemente depositato, o alla trasformazione della cosa data in legato o alla sua alienazione.
La revoca del testamento può essere revocata?
Anche la revoca del testamento può essere a sua volta revocata, seguendo le indicazioni che sopra abbiamo già rammentato. Annullando la revoca del testamento, torneranno ad applicarsi, al momento del decesso del testatore, le disposizioni originarie.
Conclusioni
Come abbiamo avuto modo di riepilogare in questo approfondimento, le sfaccettature di un tema così complesso come quello della revoca del testamento sono in verità piuttosto numerose.
Tra le varie strade che il testatore ha a sua disposizione, la revoca espressa del testamento è certamente quella che è in grado di metterlo nelle migliori posizioni di tutela dei propri interessi, poiché – di norma – è in grado di ridurre gli eventuali dubbi interpretativi delle proprie volontà.