Pubblicazione Testamento: Registrazione, Apertura e Accettazione | Lastello
La pubblicazione del testamento rappresenta una vicenda fondamentale del documento, da cui discendono una serie di conseguenze legali non marginali.
Di fatti, se per il testamento pubblico e per il testamento speciale la legge prevede solo la trasmissione del documento in cancelleria del Tribunale e la comunicazione ai designati, per il testamento olografo e il testamento segreto sono previste altre incombenze, disciplinate dagli artt. 620-623 c.c.
Come funziona la pubblicazione del testamento
Più nel dettaglio, la legge prevede che la pubblicazione del testamento avvenga in tre diverse fasi:
- pubblicazione del documento olografo o segreto presso il notaio;
- trasmissione alla cancelleria del Tribunale per l’iscrizione nel registro e contestuale comunicazione agli eredi e ai legittimari;
- iscrizione nel registro dei testamenti tenuto presso il Ministero di giustizia.
Lo svolgimento dei corretti adempimenti in questo processo permetterà di assolvere alla funzione di pubblicità – notizia, senza rendere il testamento un atto pubblico o un titolo esecutivo. La sua carenza non incide dunque sulla validità o sull’efficacia del documento. Ma allora perché si procede alla pubblicazione?
A cosa serve la pubblicazione del testamento
Per sua natura il testamento è un atto non recettizio, irrevocabile in seguito alla morte del testatore. Attraverso la pubblicazione del testamento si cerca di portare a conoscenza di tutti gli interessati le disposizioni che sono contenute nel documento.
In altri termini, attraverso la pubblicazione del testamento si cerca di rendere pubbliche dinanzi ai terzi le disposizioni contenute nel documento, permettendo così lo svolgimento di altre attività come la trascrizione nei registri immobiliari dei legati, la voltura in catasto, e così via.
Pubblicazione testamento: cosa accade alla morte del testatore
Fin qui, una breve panoramica di un tema molto delicato e non privo di risvolti giuridici come la pubblicazione del testamento. Per comprendere meglio come funziona possiamo tuttavia riassumere, passo dopo passo, cosa accade alla morte del testatore che ha lasciato un documento olografo.
In primo luogo, la legge prevede che chiunque sia in possesso di un testamento olografo deve presentarlo a un notaio per la pubblicazione, non appena ha la notizia della morte del testatore. Se invece chi è in possesso del testamento omette di domandarne la pubblicazione, distruggendolo, commette un reato punibile ex art. 490 c.p., anche se si tratta di erede. Ricordiamo altresì che chiunque ritiene di avere un interesse, può fare ricorso al tribunale competente per fissare un termine per la pubblicazione.
Si tenga conto come la pubblicazione del testamento non comporta l’accettazione tacita dell’eredità. Dunque, colui che è stato nominato erede, che è in possesso di un testamento olografo, potrà pur sempre domandare la sua pubblicazione e, solo dopo, dichiarare di non accettare l’eredità.
Fatto ciò, la procedura passa nelle mani del notaio che, ricevuto il testamento, dovrà procederà con un atto notarile a rendere il testamento conoscibile da chiunque. La pubblicazione avverrà in presenza di due testimoni, con redazione di un verbale nella forma di atto pubblico, nel quale descriverà lo stato del testamento (ad esempio, presentato chiuso con sigillo, ecc.) riproducendone integralmente il contenuto. Il verbale sarà sottoscritto dalla persona che presenta il testamento, dai testimoni e dal notaio. al documento saranno allegati il testamento e l’estratto dell’atto di morte del testatore.
Terminata la pubblicazione, il notaio trasmette la copia autentica del verbale di pubblicazione alla cancelleria del tribunale competente sulla base dell’ultimo domicilio del defunto, ove è possibile prenderne copia. Il notaio procederà dunque con gli altri adempimenti che sono previsti dalla legge, come la registrazione, la trascrizione nei registri immobiliari e la voltura catastale. Qualora sia richiesto, potrà assistere gli eredi nella presentazione della dichiarazione di successione.
Una volta eseguita la pubblicazione, il testamento ha piena efficacia nei confronti di chiunque. Il notaio comunicherà dunque l’esistenza del testamento agli eredi e ai legatari di cui conosce il domicilio o la residenza.
La registrazione del testamento
Dopo la morte del testatore, il notaio comunica l’esistenza del testamento pubblico agli eredi e ai legatari di cui conosce il domicilio o la residenza. In molti casi, però, accade che il notaio non è in grado di avere conoscenza della morte del testatore. È quindi importante che siano gli eredi o i legatari ad attivarsi per informarne il notaio. È dunque consigliabile che il testatore, nel momento in cui è ancora in vita, renda a nota a qualche persona di fiducia la presenza del testamento e chi è il notaio che ha ricevuto il testamento pubblico.
Contrariamente a quanto avviene con il testamento olografo, dopo la morte del testatore non si procede alla pubblicazione ma semplicemente alla sua registrazione, effettuata mediante atto notarile con cui il testamento pubblico viene passato dal fascicolo degli atti a causa dei morte, alla raccolta degli atti tra vivi, e dunque è sottoposto a registrazione ai fini fiscali. Anche in questo caso, al verbale dovrà essere allegato l’estratto di morte del testatore.
Infine, il notaio procederà a trasmettere la copia autentica del testamento alla cancelleria del tribunale competente in base a quello è che l’ultimo domicilio del defunto, in cui chiunque può prenderne copia.
La pubblicazione del testamento segreto
Concludiamo infine con un’ipotesi che riguarda il testamento segreto. Non appena arriva al notaio la notizia della morte del testatore, il testamento segreto deve essere oggetto di apertura e di pubblicazione. E, anche in questo caso, se qualcuno ritiene di avervi interesse, può domandare mediante ricorso al tribunale competente per territorio che sia fissato un termine per l’effettuazione di queste operazioni.
A questo punto, in maniera non dissimile a quanto abbiamo appena rammentato, il notaio procede dunque alla pubblicazione del testamento segreto in presenza di due testimoni. Nella forma di atto pubblico redigerà un verbale descrivendo lo stato del testamento e riproducendo il contenuto. Farà inoltre menzione della sua apertura. La sottoscrizione è a cura della persona che richiede la pubblicazione del testamento, del notaio e dei testimoni.
Al documento si allegherà infine la carta in cui è scritto il testamento, che dovrà essere vidimata in ogni mezzo foglio dal notaio e dai testimoni, oltre all’estratto dell’atto di morte del testatore.
Al termine della pubblicazione, il notaio trasmetterà la copia autentica del verbale di pubblicazione del testamento alla cancelleria del tribunale competente in base all’ultimo domicilio del defunto.